Ingovernabile

No, Koris non si è suicidata in seguito al post maniaco depressivo (a proposito, lo sapete che il post precedente è rimasto incompiuto per mancanza di forze?). Non è nemmeno scappata alle Cayman, anche se ammette che non sarebbe male. E non sta nemmeno facendo le prove per infiltrarsi al conclave a farsi eleggere papa, anche se come carriera bisognerebbe farci un pensierino. Solo che Koris come papa sarebbe credibile quanto Padre Pizarro.
La tesi è ingovernabile come al solito, senza contare che Roy Batty il Replicante si diverte ad aggiungere roba, destabilizzando il Koris-inconscio con mail notturne. Nel frattempo arrivano richieste di aiuto per poster altrettando ingovernabili e proposte di fondare un gruppo di autoaiuto (o anche di aiutoaiuto) per dottorandi confusi e disillusi. Che quando si viene a sapere che anche l’inafferrabile e iperuranico Zanzo dice di averne le palle piene, allora le certezze possono crollare e rotolare a valanga fino a fondovalle, ovunque esso sia.
Koris ha voglia di fare una sola cosa. ‘ndovinate un po’? Arrampicare. Ieri sera e’ andata in palestra, ora ha un callo alla base dell’indice destro delle dimensioni del Lussemburgo, ma mica si è placata.
Si aspetta trepidamente la primavera, per svariate ragioni. La prima di cui sopra, tirare fuori la corda dallo stanzino e tornare a farsi prendere dal panico a 20 metri di altezza. Si spera poi in un risveglio dalla letargia asociale, ma questo non dipende da Koris (e qui la cosa potrebbe anche sorprendere) che ieri sera ha fatto moine a uno Spagnolo solo per farsi portare a casa in macchina. Gente che sente la primavera in anticipo, già.
Comunque, febbraio è finito, è stato meno angoscioso sul finale dell’anno scorso (ci voleva poco), ma l’animo di Koris continua ad essere inquieto. Perché lo è nato, inquieto, probabilmente.

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