Riassunto dei dottorati precedenti

Visto che le situazioni spinose hanno per Koris un andamento periodico, a beneficio degli sparuti lettori proponiamo un post assai poco pasquale a mo’ di riassunto delle puntate precedenti.

Correva l’anno 2009, verso fine anno, e gli intestini di Koris avevano cominciato ad attorcigliarsi perché era l’ultimo anno di università e tutti i suoi coetanei facevano application a dottorati americani come se non ci fosse un domani. Koris, che ha sempre avuto la stessa testa di quarzo, era più orientata per il vecchio continente. Ma proposte zero. Prospettive di restare nelle nebbie di Avalon ancor meno. La proposta del suo correlatore/quello-che-crede-di-essere-il-generale SirriSan detto SanSirri le disse:
“Esiste sempre la borsa del Gran Sasso. Qui la hanno presa in parecchi. Sono trecento euro per sei mesi. Un tempo davano anche l’alloggio, ma non so se dopo il terremoto lo fanno ancora”
Koris del Gran Sasso conosceva la teoria di Zichichi/Crozza: “Al Gran Sasso non si vive male, se sei un lombrico”, che poi corrispondeva a verità. E poi non voleva pesare sulle finanze dei Maiores dopo aver fatto l’università aggratisse.
Non restava che l’opzione “emigrante con valigia di cartone”. Ma come fare? Koris se lo domandava ogni notte prima di dormire, perché l’ansia sul comodino è un accessorio parecchio feng-shui.
Era dicembre quando fu portata a Padova al primo meeting dell’esperimento OPERA. Lì C., napoletano esportato in Svizzera, la avvicinò.
“Il direttore del laboratorio di Berna mi ha detto di dirti che da noi si apre un posto di dottorato a novembre dell’anno prossimo. Se vuoi è tuo, comunque ne parliamo ad aprile quando vieni di persona”
Koris toccò il cielo con un dito, tutta saltellante e felice di avere un futuro. Almeno per cinque minuti.
Poi si svegliò una delle vocine dello Stato Maggiore che cominciò a sparare una raffica di “e se?” e l’ansia riprese il suo posto accanto alla sveglia.Agli albori del 2010 Koris era il solito concetrato di isteria pura. Che d’accordo che le avevano offerto un posto, ma se poi a Berna avesse fatto un lavoro di cacca e glielo avesso tolto? Urgeva un back-up.
Per qualche ragione che non ricorda, Koris aveva messo gli occhi sull’esperimento ANTARES, che aveva la base in Provenza. Koris se ne incapricciò, ma serviva il modo di infliarcisi. Andò a fare stalking a L.P., che aveva un piede in ANTARES. Lei capì che Koris voleva andare in Francia, ma capì solo quello.
“C’è un posto nell’esperimento T2K, di base a Saclay, vicino a Parigi. Secondo me potrebbero essere interessati”
Koris si disse che Parigi val bene una messa e “piuttosto che niente meglio piuttosto”. Lo Stato Maggiore ancora una volta si fece vivo a suo di “e se?” e Koris si disse che a Saclay avrebbero anche potuto dirle picche. Urgeva un back-up del back-up.
Dopo un mese di velate allusioni al Relatore, si ruppe gli zebedei e decise di abiurare le cautele per andare dritta da A.R. a chiederle se in ANTARES c’erano possibilità. Sulle prime A.R. storse il naso.
“Temo che ci siano poche chances, ma conosco un professore a Marsiglia (suspence!!), posso provare a chiedere a lui”
Koris se ne andò con le pive nel sacco a Berna, per i tre mesi di schiavitù pre-laurea in pasto ai Giapponesi nazisti, avendo sentito vociferare di un esperimento fra Ginevra e Zurigo che forse poteva interessarla.
Aveva appena messo piede a Berna che le arrivò la mail di A.R.
“Il mio contatto (suspence!!!) mi ha detto che effettivamente il posto a Marsiglia ci sarebbe, ma bisognerà vedere se saranno d’accordo a darlo a te. Restiamo in contatto”
Visto che il back-up del backu-up pareva più incerto che mai, urgeva un back-up del back-up del back-up. Isteria portami via.
A Berna le cose non andavano bene e Koris dava di matto dentro e fuori dal laboratorio. Giapponesi nazisti da una parte, Svizzeri conservatori dall’altra. Cercò di buttarsi dalla finestra, ma la sua camera era al piano terra e fece una strage di narcisi in fiore. Fu in questo clima di abbattimento che giunse la proposta di un ricercatore prossimo alla pensione.
“Manda il tuo cv al mio capo R* a Zurigo. Ha un esperimento al CERN di Ginevra e cerca manodopera schiavile”
Koris mandò una mail, che pensava destinata a cadere nel dimenticatoio, perché quando scrivi al figlio di un perimo Nobel più tanto non puoi sperare. E invece R* rispose.
“Vieni al CERN il 10 maggio che presenti il tuo lavoro e ne parliamo”
Koris fece una presentazione che non le guardò nessuno perché il Relatore era in vacanza, prese un treno all’alba per Ginevra e andò a balbettare cose assurde.
E successe l’incredibile.
“Se vuoi, da settembre il posto di dottorato è tuo”
Niente se, niente ma. Fuochi d’artificio e mortaretti. Prepariamoci per andare a Ginevra. Unz-unz-unz…
Si fece viva A.R. col suo contatto, che aveva sentito qualcosa da una fuga di notizie.
“Ho sentito che hai avuto un’ottima proposta. Se vuoi accettare quella dillo, però, perché il mio contatto si sta esponendo molto per te”
Panico e delirio nello Stato Maggiore. Che fare? Dire di no a priori? Non sia mai. Koris traccheggiò il traccheggiabile. Fece il colloquio telefonico per Saclay e fu presa pure lì. A Berna dicevano spesso “ma questo lavoro potrai farlo in dottorato qui da noi dopo”.
Avrebbe anche potuto bastare. Ma il presentimento di Koris le diceva che occorreva una quarta via, tanto le chances erano poche. A.R. combinò l’incontro.
“Il mio contatto (suspence!!!) vuole vederti a Marsiglia il 3 giugno
Il contatto si rivelò essere lui, l’uomo algido dagli occhi di ghiacchio, il Generale Inverno in t-shirt, colui che non vede né notte né week-end: il Replicante. Koris blaterò una presentazione demente e ottenne un “appena escono i risultati ti facciamo sapere”. Lo prese per un no.
Koris si astenne da qualsivoglia scelta fino al 16 luglio, giorno della laurea. Era quasi certa di buttarsi fra le braccia di R* quando giunse una risposta da Marseille.
“Il posto c’è, vieni?”
Esplose il panico. Il Relatore, chiamato a dare un consiglio, disse “Segui il tuo cuore”. Che se Koris avesse scritto a Cioè avrebbe ottenuto una risposta più articolata. Chiunque altro invece dava il suo parere, più o meno richiesto.
Il Senzaddio, quando seppe dello stipendio principesco, propese per Ginevra.
Koris diede di testa, urlò qualche volta e poi…

Beh, sapete come è andata poi. Quindi Koris è lì che manda curriculum in attesa di altre risposte. Perché è tanto bello disperarsi per la scelta.

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13 thoughts on “Riassunto dei dottorati precedenti

  1. vidaemquadrinhos 21 aprile 2014 alle 22:16 Reply

    Quando leggo tutte ‘ste cose penso che un po’ mi fai paura 😀
    Ho fiducia in te, vedrai che anche questa volta andrà tutto bene! In bocca a lupo e continua ad essere una “testa di quarzo” che è un’espressione tanto bellina :*

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    • yaxara 22 aprile 2014 alle 06:47 Reply

      Testa di quarzo è uno spudorato eufemismo 😀
      Comunque io faccio sempre paura. Sono la peggiore 😀

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  2. Quella del Sangue di Porco 22 aprile 2014 alle 10:45 Reply

    Bello, io invece ho adottato il metodo opposto:
    Non ho nessun backup, quindi non PUO’ andar male!
    E’ stato rischioso, ma con le idee zen del Tamagotchi di allora tutte le mie energie positive erano concentrate sulla riuscita e il timore “e se poi non va?” non era contemplato come eventuale realtà, quindi semplicemente non accadde O.o

    E, ovviamente, “Segui il tuo cuore”, me l’ha detto Lei ❤
    Anzi esattamente ha detto "Guardati allo specchio e scegli".

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    • vidaemquadrinhos 22 aprile 2014 alle 11:02 Reply

      Non vedo l’ora che il futuro arrivi per diventare Quella del Sangue di Porco! ❤
      Questa strategia intanto la applico all'esame di domani 😀

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      • yaxara 22 aprile 2014 alle 11:26

        In bocca al lupissimo! 😀

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      • vidaemquadrinhos 22 aprile 2014 alle 12:25

        Crepissiiiiiiimo!
        (mi dispiace se sto palesemente andando off topic sul tuo post, ma aaaaaaaaaa)

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    • yaxara 22 aprile 2014 alle 11:26 Reply

      Lei in realtà deve avere una saggezza profonda. Ma la maggior parte delle volte non le riesce di comunicarlo.

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  3. tetto 22 aprile 2014 alle 12:31 Reply

    Io ribadisco, goditi almeno la libertà di prendere la valigia e andare dietro ai tuoi sogni!! sguinzaglia il curriculum e vedi che succede, giorno per giorno. Lo so che è brutta l’incertezza. Ma ti assicuro che è peggio essere alla fine dell’università e doversi trasformare in casalinga. sob.
    dai, che salterà fuori l’incarico perfetto!!

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    • yaxara 22 aprile 2014 alle 12:43 Reply

      Eh, che da Parigi dopo lo stalking mi hanno dato buca. E ora incrocio le dita.

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      • tetto 22 aprile 2014 alle 18:45

        a volte “si chiude una porta e si apre un portone”. Vedrai…

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      • yaxara 22 aprile 2014 alle 19:19

        … il problema è se è il portone della prigione 😛

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      • fradicuneo 23 aprile 2014 alle 11:35

        Ma come buca???

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      • yaxara 23 aprile 2014 alle 21:25

        Buca, ebbene sì. Succede.

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