Dieci giorni e…

Ad oggi mancano dieci giorni al congedo per maternità e Koris si sente come quando stava percorrendo i meandri della grotta di Sanhillac, in un lontano 2016 all’una di notte: non finiva mai e ogni passo sembrava allungare la distanza dall’uscita. Solo che almeno a Sanhillac si erano viste delle belle cose, qui il pregresso sono solo concrezioni di merda e montagne di casini. Capo Giuseppi fa lo stereotipo della signorina isterica, si rivela incapace di gestire un cazzo di trasloco a cinquecento metri di distanza, smentisce ogni dubbio residuo sul suo essere deprecabile e non solo con Koris. Dieci giorni, s’è detto? Koris sopravvive a citazioni di “Boris” perché la voglia di non fare davvero più un cazzo è tanta.

L’alienottola spadroneggia e ha deciso che qualunque cosa si estenda sul lato destro di Koris, dalle costole al bacino, è suo dominio incontrastato. Chiunque provi a poggiarci una mano sopra, anche la proprietaria dell’organismo ospite, viene ricacciato a calci. Si dà una calmata solo se l’organismo ospite passeggia per almeno cinque chilometri, salvo lamentarsi quando Koris si ferma. In altre circostanze continua a fare la sua pazza vita da aliena intrauterina, facendosi riconoscere all’esterno: durante la sessione del corso pre-parto in piscina, mentre Koris galleggiava sul dorso, l’alienottola ha creato una sorta di terra emersa con scosse telluriche annesse. Ciò ha valso a Koris la qualifica di “ventre prominente”, locuzione usata solo per messeri dal girovita importante, quali Toranaga di “Shogun” o re Robert Baratheon. Nel momento di massima espressione della sua femminilità, Koris è diventata un omo de panza, ottimo.

‘thieu è a Firenze per una conferenza e manda messaggi calibro Orso coi resoconti delle sue cene. Non si fa mancare nemmeno i gelati perché anche lui è omo de sustanza. Koris giurerebbe vendetta già al naturale, con l’alienottola che impone un regime alimentare ridotto ancora di più. Al suo ritorno promette di iniziare a montare tutti gli ammennicoli per l’alienottola, visto che il suo più grande terrore è che abbia dei Koris-geni frettolosi e decida di arrivare in anticipo. Koris insiste che nelle linee guida dell’OMS è previsto anche un cassetto come letto d’emergenza; U Babbu ha fatto presente che è molto comodo, perché in caso di bebé urlante un cassetto si può anche chiudere.

Voci di corridoio dicono che Orso e l’Amperodattilo siano diventati protagonisti di “I love shopping per il baby”. L’alienottola deve ancora nascere e pare avere già un guardaroba da Instagrammer. Si dice che anche dal lato parigino qualcosa si stia muovendo. Koris lascia fare, poi tirerà le fila e di vedrà. Si chiede come facessero nel Pleistocene a mandare avanti l’umanità senza sdraiette e gigoteuses. Vabbè, se manca qualcosa ci sarà ancora tempo, no? NO?!

Che poi col passaggio all’ora legale una si incasina… non vale come scusa, eh?
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