Koris è tornata a lavorare in presenza, cosa che le crea in generale un gran dispetto, poiché lei, essere asociale, lavorava benissimo nel vuoto siderale della sua stanzetta. Però dicono che bisogna tornare alla vita di prima, come se non ci fosse un coviddi e una minaccia di sconvolgimento dell’ordine mondiale. Tanto si sa, la salute mentale è sopravvalutata. Capo Giuseppi ha insistito perché tutti tornassero in ufficio, tranne lui, poiché appartenere al phylum “gerarchia” accomuna a quello degli Anellidi, ovvero i lombrichi senza spina dorsale. Ci sarebbe un lungo discorso su curve che non scendono più e “liberi tutti”, ma come sempre Koris non ha competenze per farlo. Tuttavia a suo personalissimo e quindi ininfluente parere, sarebbe stato più saggio aspettare la primavera inoltrata per dichiarare la vittoria sul vairus. Vabbè, tanto non si può fare altro che obbedire.
Pessime abitudini di ritorno: dopo un po’ meno di un anno di astinenza, Koris è tornata a giocare a “Civilization IV”. “Esticazzi?” direte voi, ma nella Koris-classifica del disagio “Civilization IV” è secondo solo a “The Sims” quanto a videigiochi della depressione: entrambi capaci di generare dipendenza, Civlization almeno ha l’alibi di far riflettere alla ricerca di una strategia e non solo governare omini sfigati che fanno vite terribili e vivono in casette raffazzonate (Koris è un interior design incapace anche quando si tratta di dimore virtuali). Però è un periodo meh in cui ci si deve riadattare per la fine di “Dragon Age: Origins“, lo strategico Regalia ha stufato dopo due battaglie perché le scarpe di “Final Fantasy Tactics” sono troppo grandi da portare e “Barrow Hill: curse of the ancient circle” ha un gameplay atroce e una storia inesistente. Quindi dai meandri di un cassetto è tornato il buon vecchio Civ e visti i tempi che corrono Koris ha deciso di voler imparare a fare la guerra. Per ora con risultati disastrosi, tranne essere riuscita a riprendersi una città catturata dai barbari e conquistarne un’altra. Il tutto a difficoltà niubbo. Vediamo entro quanto tempo si stufa di aspettare turni su turni o di farsi radere al suolo la civiltà. ‘thieu, ovvero messer Io-Non-Ho-Mai-Giocato-Ai-Videigiochi, ha ammesso di preferire “SimCity“, quindi Koris lo ha messo nella sua lista dei desideri di GoG.
Cose buone: venerdì sera si è fatta la prima sessione della nuova campagna di gioco di ruolo. In presenza, davanti a una pizza, perché se bisogna correre il rischio di contagiarsi al lavoro, tanto vale farlo anche con un D20 in mano. A Koris era persino venuta l’idea di riportare su questi lidi le gesta di quattro sconosciuti non proprio eroici, poi si è detta “ma tanto a chi frega?”. Se qualcuno è curioso, si faccia vivo che magari facciamo una presentazione dei personaggi.
Parlando di scrittura, a parte l’editor sempre latitante, Koris ha deciso di rimettere il culo in carreggiata e riprendere a scribacchiare qualcosa. Hai visto mai da cosa nasca cosa. Comunque si è data l’obiettivo di scrivere almeno un centinaio di parole ogni giorno, che non è granché, ma Koris è parecchio fuori allenamento. Ed è un altro modo per evadere da questa realtà che continua a lasciare molto a desiderare.