Tappi nuovi e tappi marci

La settimana scorsa l’Aliena con famiglia annessa ha trascorso un po’ di tempo dai nonni. Abbastanza tempo perché i Maiores avessero il tempo di insegnarle la parola “tappo”. E ora il pubblico non-pagante si chiederà perché insegnarle una parola di così dubbia utilità per un unenne. Semplice: fu la prima Koris-parola.

Quindi ora Alienottola si aggira dicendo “taaaa…pppu!” spesso su richiesta ma talvolta anche spontaneamente, oltre al suo obbligatorio “lelo lelo!” che la contraddistingue. Koris pensa che la parola “tappo” è stata per lei l’oracolo della bassa statura, e l’Aliena corre lo stesso identico rischio, visto il formato tascabile; ma con la genetica di un’ex-giocatrice di Magic: The Gathering magari “tappo” ha anche significati nascosti, vai a sapere (chi ha letto a una nanerottola il primo volume del ciclo degli Artefatti, eh, Koris? CHI?!). ‘thieu non è molto felice della performance, vuoi perché gli sembra di avere un bebé alcolista, vuoi perché il derby liguistico sembra favorire l’italiano

In compenso Aliena si ostina a non camminare nonostante il training intensivo dell’Amperodattilo. Però è un drago a salire gli scalini, tant’è che a un certo punto è stata ritrovata sulla terrazza dei Maiores senza che nessuno si accorgesse di nulla, almeno finché l’Amperodattilo non ha udito un canto vittorioso provenire da dietro un vaso. Sempre grandi successi di genitorialità.

Tappo senior, ovvero Koris, è invece un tappo marcito. Va in giro mormorando “io mi sa che non mi riprendo più”, di solito nell’indifferenza generale. Perché alla fine “broken but still functional” è una filosofia di vita, o forse una condanna, e il circondario alla fine non ci fa nemmeno caso. Tanto si sopravvive, si organizza tutto dai pasti all’assenza della tata per tre settimane a luglio, alle lavatrici, alle mancanze di Capo Giuseppi, alle varie ed eventuali. Finché un tappo regge, anche chissenefrega se è marcio dentro, no?

Taaa… ppu!

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