Quello che dovrebbe scrivere una mamma-blogger del XXI secolo vs la cruda realtà.
Mi sveglio presto per poter preparare la colazione a tutta la famiglia prima che alzi. Oggi è una giornata speciale, siamo sole noi due noi: ne approfitteremo per coltivare la relazione madre-figlia.
Koris si alza all’alba nonostante sia sabato per avere la speranza di poter fare colazione da sola. Speranza subito disillusa perché l’Aliena ha i sensori e vuole subito immediatamente il biberon. Per altro oggi è uno di quei giorni in cui le tocca Alienottola in solitaria, più che una giornata una maratona. Sui chiodi. Arroventati. A piedi scalzi.
Appena finito si inizia con la prima sessione di motricità libera della giornata nello spazio a lei dedicato. E il suo spazio si sta ampliando!
Inizia una sorta di giochi senza frontiere per cercare di vestirsi senza che l’Aliena, del tutto priva di qualsivoglia istinto di autoconservazione, si arrampichi si qualunque mobile subendo danni permanenti. Alla fine Koris decide che anche il gabinetto è zona baby-compatibile perché in qualche modo si deve pur pisciare, alla peggio con una quasi-unenne sui piedi.
A metà mattina decidiamo di uscire a fare provviste di verdure fresche, passando dal negozio etnico per esplorare nuovi sapori. Il cielo è nuvoloso, ma non importa: i bambini devono prendere aria tutti i giorni! La bimba ne approfitta per il primo riposino della giornata.
Non sono nemmeno le dieci, Aliena ha già rischiato l’integrità strutturale una ventina di volte, Koris decide di portarla a fare la spesa, almeno nel passeggino è legata e fa meno danno. Si spera solo che il cielo non decide di piovere proprio durante il tour de force del quartiere. Siccome la vita fa già schifo così e i capricci alieni potrebbero boicottare la preparazione del pranzo, Koris si prende dei falafel ultrafritti solo da riscaldare. Giro larghissimo per trovare il cazzo di minestrone surgelato affrontando tutte le insidie dei merdosi (lett.) marciapiedi marsigliesi, l’Aliena si addormenta solo sulla via del ritorno. Koris ne approfitta per lasciarla nella scala e portare su la spesa al terzo piano senza ascensore, un’estensione nella vita reale del gioco il lupo-la capra-il cavolo.
Eccoci al momento della pappa! Continuiamo la diversificazione alimentare giocando coi gusti e lasciando che sia la bambina a prendere da sola i pezzetti di frutta opportunamente tagliati. Ops, ha dato anche un morso alla banana intera!
Ormai è troppo tardi per mettersi a spignattare per la piccola dittatrice tascabile, Koris scongela due dosi di verdure a caso e le mischia perché non sono abbastanza. L’Aliena si rassegna al suo triste culinario destino e ingoia perché poscia più che il dolor poté il digiuno. Koris le taglia una banana a rondelle e gliela abbandona sul seggiolone perché i falafel la chiamano e anche un genitoredemmerda ha diritto al pranzo. In un momento di disattenzione Aliena dà un mozzico a due denti alla banana intera, solo per un puro caso della sorte non si soffoca con un boccone più grosso di lei.
Siccome la pioggia ci impedisce di uscire e non sembra ancora venuto il momento della nanna, ne approfittiamo per un’altra sessione di motricità libera per imparare a camminare coi nostri tempi. I suoi orizzonti non sono limitati, con un po’ di fantasia qualunque cosa può diventare un giocattolo! Dopo un po’ passiamo all’esercizio linguistico perché la bambina riconosca i suoni della sua seconda lingua madre.
L’Aliena è indemoniata, non ha nessuna intenzione di dormire e striscia per casa portandosi dietro una scatoletta di tonno (perché? Domanda inutile. Come l’ha presa? Domanda a cui è meglio non dare risposta). Fuori c’è il diluvio, quindi anche l’opzione “la riporto fuori imbavagliata sul passeggino o nello zaino” non è percorribile. Dopo un’altra pisciata con simil-gatto-umanoide sui piedi, l’Aliena passa a svuotare sistematicamente le librerie di casa, vizio che l’Amperodattilo le ha instillato per vendetta. Cerca di mangiarsi un mouse, una penna USB e solite Koris-ciabatte che sono la sua passione da mesi. A un certo punto Koris decide che quei fottuti piatti non si laveranno da soli, quindi prende l’Aliena e l’ammanetta al seggiolone in cucina. Quindi perde la dignità residua profondendosi in smorfie affinché la prole non si accorga di essere stata raggirata.
Sarebbe quasi ora di merenda, ma proprio mentre stiamo giocando e ascoltando musica… ecco che arriva il sonno! Meglio portarla nel suo lettino, il sonno dei bambini va rispettato. Ne approfitto per prendere un po’ di tempo per me e curare il mio aspetto social.
Al colmo della disperazione, Koris mette su la colonna sonora di Final Fantasy VIII sperando che l’ora della merenda arrivi in fretta. Ed ecco che la musica del Garden di Balamb (solo grandi cose culturali) sortisce il suo effetto soporifero, facendo crollare l’Aliena addormentata. Koris doveva ricordarsene prima, mortacci sua. Ora se l’Aliena fa il pisolone siamo fregati, stanotte bisognerà chiamare ziOrso che se la porti a fare il giro dei pub perché dormire manco per il cazzo. Amen, Koris la catapulta nel lettino e si mette a scrivere questo post per evitare di finire in penale.
Appena la bimba sembra avere voglia di svegliarsi, le faccio compagnia durante il risveglio. Quindi le preparo una merenda sana e nutriente, sempre stimolando la sua indipendenza. Nel mentre videochiamiamo anche i nonni lontani!
L’Aliena fa l’errore tattico di aprire un occhio, Koris la sveglia cantandole “Su su leva, alza le ciglia” fregandosene dell’atteggiamento da teenager “ancora cinque minuti”. Quindi le rifila uno yogurt ai mirtilli onestamente sopra la media per il palato di un bebè, più un biscotto sbocconcellata in conf call con l’Amperodattilo, fra una galleria sull’A6 e l’altra.
Ecco che arriva il papà! Li lascio a raccontarsi la loro giornata mentre vado a preparare una cena genuina per tutta la famiglia. Quindi verrà il momento della nanna dopo un’altra ottima giornata piena di nuove esperienze!
“Ah, sei tornato. Tiè, piglia l’Aliena” dice Koris si dirige a buttare nella pentola a pressione un sacchetto di minestrone in busta. Minestrone che verrà elargito anche ad Alienottola in barba alle raccomandazioni perché è una serata sbattimento zero. Dopodiché inizia la royal rumble di un’ora perché ormai all’Aliena del sonno non importa più nulla e Koris vorrebbe solo prendere un aereo e fuggire a Ushuaia. Oppure calarsi le sostanze delle mamme-bloggher-instagrammer del terzo millennio.