Potrebbe essere un post soft-porno vegano ma invece no. Potete anche togliere il follow al blog, è una delusione troppo grossa, lo sappiamo. Ciò detto, andiamo avanti coi sopravvissuti.
La vita di Alienottola ormai cinquemesenne scorre senza grossi intoppi. Va dalla tata comportandosi in versione promozionale tranne quando fa brutto ai suoi coetanei, sguazza al sabato mattina nella sua modalità sommergibile, si fa adorare dai nonni tanto via wazzap che dal vivo, emette suoni di una frequenza degna dei pipistrelli o di qualche cetaceo. Ha anche recuperato un genitore#1, tornato non proprio indenne e assai stropicciato dal lazzaretto dei parassiti brutti. Insomma, niente sembrava poter perturbare la vita di un’Alienottola serena.
Poi la naziPediatra disse “ha cinque mesi, bisogna cominciare la diversificazione alimentare”, che poi è un termine molto XXI secolo per dire “svezzamento”. Koris non si sentiva psicologicamente pronta per lasciare la routine del biberon a orari e quantità ormai prestabiliti, ma vogliamo negare all’Aliena le gioie della tavola per nutrirla a latte in polvere fino ai diciott’anni? Forse è inguisto. Per altro la naziPediatra dixit “dovete darle le verdure a pranzo, mischiate in un vero purè di patate”. Per il pranzo era un grande niet, perché non si sa bene come spiegarlo, ma Koris e ‘thieu hanno il brutto vizio di lavorare e non voler delegare tutto alla tata; queste famiglie moderne, signoramia. Inoltre il purè con latte di mucca, burro e panna, per quanto molto francese, poteva essere un po’ troppo per dei baby-intestini (“e perché non la pajata?” ha commentato un’amica dell’internet). Si era deciso di iniziare la diversificazione venerdì sera, poi una gang di batteri spiraliformi ha deciso di sequestrate ‘thieu e Koris non se la sentiva di dover ritinteggiare la cucina con ‘thieu in ospedale e i Maiores presenti. Il biberon fino alla maggiore età sembrava un ottimo compromesso.
Poi domenica l’Amperodattilo ha preso in mano la situazione, non senza aver insistito per uno svezzamento anni ’80 (“ma dalle i biscotti in polvere nel biberon! Io con te ho fatto così” “saranno state razioni scadute dell’Armata Rossa”) ma anche anni ’50 (“mia nonna mi dava il suo cibo per svezzarmi, solo che me lo dava già masticato da lei” “ecco, magari anche no visto che non siamo pinguini”). Così la sera un vecchio tritatutto che vive con Koris dal 2014 (post SonnoDellaRagione, ovviamente) è stato risumato dai meandri della credenza e usato per creare un’orribile blob di patata, carota e acqua di cottura. Aliena è stata posizionata sul seggiolone previo adattamento perché quando si è al quindicesimo percentile c’è sempre bisogno di un po’ di su-misura. Formazione del resto della famiglia: Koris in prima linea pronta per essere presa a sputi, Amperodattilo nelle retrovie al controllo qualità nonché supervisione, U Babbu addetto alle riprese dello storico momento, ziOrso in collegamento telefonico dall’Olanda. Un cucchiaio formato mignon carico di poltiglia arancione si appropinqua alle fauci di Alienottola, che contro ogni previsione spalanca la bocca e assaggia. Koris si prepara psicologicamente al peggio, sa che è questione di secondi prima che tutto venga inondato da quello schifo patat-carotoso (“una patota!” secondo U Babbu), il seggiolone, la sua maglietta, il muro della cucina, il quartiere, forse l’intero braccio galattico. Invece no, Aliena assaggia, si esibisce in un’espressione sorpresa perché quell’affare fa davvero schifo, però si prepara alla seconda cucchiata. L’audit dell’Amperodattilo è severo:
“Bocconi più piccoli! E dalle il tempo di capire cos’ha in bocca, sa solo succhiare, deve ancora imparare a masticare e deglutire!”
“Beh, se è per questo anche io devo ancora imparare come si nutre una mini-umana senza il biberon, sai?”
La tecnica viene affinata nella serata di lunedì, Koris capisce che deve lasciare che Aliena mastichi il cucchiaio e possa concentrarsi sulla sbobba, no pannolino da cambiare, no giocattoli, no gente attorno che le chieda “madame, è di suo gusto?” prima del tempo. E comunque è sempre Alienottola che decide quando basta così, magnatevela voi stammerda, ora si riprende un po’ di confort-biberon e poi tanti saluti. Il materdì sera quel che resta di ‘thieu viene addestrato da Koris, che ormai si sente la maestra suprema del cucchiaio ergonomico per neonati. Alienottola dall’animo gentile grazia anche genitore#1 senza cercare di battere il suo record di sputo più lontano.
Ad oggi Alienottola ha scoperto l’esistenza di patate, carote, zucchini (questi ultimi non hanno avuto molto successo se non sbucciati, ma del resto lo zucchino bollito è roba da SonnoDellaRagione), porri e patate dolci che ricordiamo all’Amperodattilo non essere il topinambour. La nuova dieta le permette di produrre roba che fa venire voglia di chiudere i pannolini usati nel sarcofago di Chernobyl. Si dice che dopo sia peggio, ma Koris vive alla giornata e non vuole saperlo. Così come non vuole sapere come Alienottola reagirà a zucca e spinaci.
P.S. di servizio: Koris non vorrebbe che questo blog diventasse monotematico. Tuttavia finché le voci di corridoio su Capo Giuseppi non saranno confermate o smentite, finché ‘thieu non si sarà ripreso dalla parassitosi o finché non succederanno cose interessanti, la vita di Koris sarà piuttosto Alienotto-centrica.